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L'ITALIA DELLE CORPORAZIONI PDF Stampa
Scritto da don Angelo Scarabottolo   
Sono appena due mesi che il nuovo Governo si è costituito e già tutti protestano: si sentono minacciati nei propri "diritti".
Gli unici ad aver motivo di protestare e giustamente, sarebbero i pensionati, quelli con pensioni modeste. Sono stati i primi ad essere colpiti, i più facili da individuare e i più indifesi.
Non ho approvato questa prima manovra del Governo; e sono in attesa di una seconda più sostanziosa e più equa.
Ma sta succedendo il finimondo in Italia, tra scioperi, contestazioni, blocchi stradali, serrate, violenze: il Governo può tassare tutti ma non me o la mia categoria !
Monti può fare tutte le riforme che vuole, anzi deve farle, basta che non tocchi me o la mia categoria.
Ma che discorsi sono ?
Abbiamo tutti fretta di uscire dalla crisi, che le cose cambino in meglio, che lo spread cali, che si riesca a fermare il debito pubblico... ma nessuno vuole rimetterci nulla...
Monti non fa miracoli e neppure Dio fa questa specie di miracoli: noi, tutti insieme, siamo in grado di fare il miracolo cambiando mentalità e situazione.
Dove eravamo uno, tre, cinque anni fa?  Eppure c'era già la crisi !  Dove eravamo dieci anni fa ? Eppure l'economia cominciava a dare segni di asfissia e di affaticamento.
Dove siamo vissuti in questi dieci o venti ultimi anni ?... Abbiamo continuato a ingoiare rospi su rospi, dicendoci che erano leccornie prelibate ! E noi a crederci !  A battere le mani !
Adesso gridano (i leghisti e compagnucci di merendine)  "Roma ladrona! "   "Governo ladro!"   "Governo di mer... !"
Ma chi ha rubato alla grande in Italia, se non quelli che erano al Governo fino a due mesi fa!?
Ora il Governo Monti che si trova a gestire macerie, debiti, impopolarità, dissesto... dovrebbe con un colpo di bacchetta magica sistemare i danni combinati da leghisti e berlusconiani?
Quelli che in questi anni ci hanno ridotto alla carità.... ora vorrebbero ritornare al Governo !  Faccia tosta a tutta prova !
Appena Monti tenta una proposta seria: colpire le corporazioni, gli Enti inutili, semplificare la burocrazia e il sistema giudiziario, aprire qualche spiraglio di innovazione, tagliare alcune spese superflue, mettere la patrimoniale, ridurre le Province, far partire l'economia, evidenziare e colpire gli evasori... (lo farà certamente se non lo buttano giù...), tutti a protestare che questo è un Governo di dilettanti, incapace, composto da tecnici incompetenti, non democratico, funzionale alle banche europee, che colpisce in maniera sconsiderata, colpevole di conflitto di interessi, ecc....
Quelli stessi che alzano la voce più degli altri e aizzano la plebaglia sono quelli stessi che stavano al Governo fino a due mesi fa, portandoci per superficialità, inettitudine e disonestà.... in prossimità del baratro.... Ora hanno la faccia tosta, l'improntitudine, la vigliaccheria di lamentarsi di come sta governando Monti !  Loro non devono neppure aprire bocca !
Noi, cittadini comuni, pensionati con la minima, noi sì potremmo alzare con diritto la voce contro questo Governo: ma non quelli che al Governo ci sono stati 20 anni e non hanno combinato nulla, se non danni.
Monti sta facendo il meglio che può con le forze che ha, con le casse vuote, con le macerie che si è trovato a gestire (e che per signorilità di carattere non dice); e deve pure guardarsi bene a come si muove, perchè corre purtroppo il rischio che se mette in cantiere leggi o decreti più incisivi gli tolgano la fiducia.
Lasciamolo lavorare almeno un anno e poi avremo modo di dire se merita fiducia o meno.
Abbiamo battuto le mani e dato fiducia incondizionata a personaggi indegni fino a ieri e ora tutti a sollevarci contro questo Governo che tenta... dico "tenta" di restituire credibilità al nostro Paese...   E noi remiamo contro !?
Siamo proprio degli imbecilli... oltre che di memoria corta !
Non c'è una categoria sociale che non si stia lamentando e non stia sollevando la piazza.
Ma vogliamo veramente mandare alla malora definitiva questo povero Paese già allo stremo delle forze... o vogliamo collaborare, rimettendoci tutti qualcosa, pur di salvare la barca che sta affondando ?
Dovresti andare a lavorare, ma la macchina è ferma perchè i benzinai sono in serrata.
Cerchi un taxi, ma i tassisti sono in assemblea permanente e in agitazione e bloccano le strade delle città.
Decidi di usare un bus pubblico, ma non passa da nessuna parte, i taxi e i camion impediscono ogni tipo di circolazione.
Se hai bisogno di un farmaco, devi aspettare, anche i farmacisti sono in sciopero... non vogliono spartire i guadagni con altri concorrenti.
Hai bisogno di fare provviste, e passi per il super-mercato; ma è vuoto, perchè chi dovrebbe rifornirlo o è in sciopero o trova dimostranti arrabbiati che gli impediscono di muoversi per le strade o stanno occupando l'autostrada.
Hai una causa con il tuo vecchio datore di lavoro, ma l'udienza viene continuamente spostata... e diventa un'agonia senza fine... anche gli avvocati stanno scioperando e non si sa quando verrà fissata la prossima udienza in tribunale.
    Tutti in agitazione:
i notai, gli idraulici, gli elettricisti, gli impiegati comunali, i veterinari, gli ortopedici, i dentisti, gli architetti, i fornai, i geometri, i poliziotti, i professori, le ballerine, gli assicuratori, gli infermieri di ospedale, i giornalisti della carte stampata, i giornalisti della Rai, i parrucchieri, i ristoratori, i contadini, i custodi dei passaggi a livello, i maestri di scuola, i metalmeccanici, gli impiegati di Banca, gli addetti alle Poste, i piloti di aereo, gli immigrati, le hostess e gli stuart, i giudici e i magistrati...
E' il trionfo delle categorie e delle corporazioni.
Ciascuno si dà da fare per la sua , contro tutte le altre.
Ciascuno con le sue ragioni, le sue opinioni, le sue idee precise e indiscutibili. Ciascuno per se e nessuno per gli altri.
Tutti abbiamo i nostri sacrosanti diritti e gli altri un po' meno.
Piuttosto di cambiare, di rivedere le nostre posizioni, rimettendoci tutti qualcosa... allo scopo di salvare l'Italia.... finiamo con il disgregarla, mentre noi andiamo a fondo.