Home Roncajette
Titolare: san Fidenzio, festa liturgica: 16 novembre; sagra dell'Assunta.

SACERDOTI
don Demis Ballotta (parroco)

INDIRIZZI
Canonica: via Boccaccio 3, 35020 Ponte San Nicolò (Pd), 049-717492

LUOGHI SACRI MINORI
Oratorio di Sant'Anna (nominato nel 1780).

MESSE
Invernali feriali: 15.30 (variazioni nel foglietto parrocchiale);
festive: sabato 18.30; domenica 8 - 10.30
Estive feriali: 8.30 (variazioni nel foglietto parrocchiale); festive: sabato 19; domenica 8 -10.30

RELIGIOSI
Frati minori nella Fraternità francescana itinerante.

SERVIZI PARROCCHIALI
Centro parrocchiale San Fidenzio, via Boccaccio 3 (049-717492).
Fraternità francescana itinerante, via Leonardo Da Vinci 33 (329-4054291 fra Giorgio Auletta, www.itineranza.org itineranza@davidelt).

LA STORIA
Roncoliutari viene nominata per la prima volta nell'atto con cuI l'imperatore Berengario, il 20 aprile 918, conferma ai canonici della cattedrale i beni e i privilegi concessi dai suoi predecessori. Quando il vescovo Bellino confermò ai suoi canonici i loro beni nel 1130, elencò anche la cappella di San Fidenzio, Doveva essere stata fondata da poco, perché non c'era nella conferma di quei beni da parte di Callisto II nel 1122. Un'iscrizione nella chiesa attesta che fu riedificata al tempo del prete Orandino nel 1276. Sacrestia e campanile furono eretti nel 1388 e il campanile fu ricostruito nel 1716. Nel 1747, il Rezzonico vide la chiesa in via di ricostruzione e il vescovo Giustiniani nel 1780 la trovò costruita di recente, in forme eleganti. Nel 1880, per accrescerne la capienza, i quattro altari laterali furono sistemati nelle cappelle ricavate sfondando le pareti. Dopo successivi ampliamenti, il 15 novembre 1947, secondo centenario della ricostruzione, la chiesa fu dedicata a san Fidenzio. La navata è stata sottoposta a restauri nel 2007.

L'ARTE
Nella sacrestia della parrocchiale di Roncaiette si conserva un prezioso polittico (nella foto) del primo decennio del Quattrocento: è attribuito a un generico «Maestro di Roncaiette", che la critica più recente ritiene di poter individuare in Antonio di Pietro da Verona o in Federico Tedesco. La tempera su tavola, divisa in dieci scomparti, presenta, nel registro superiore, l'Annunciazione, la Crocefissione e due santi, mentre in quello inferiore sono raffigurati quatto santi, il donatore e la squisita Madonna col Bambino, il cui mantello nero a racemi dorati rimanda ancora al gusto tardogotico, unito però a una definizione plastica dei volumi di ascendenza giottesca. Nel presbiterio, l'Angelo in adorazione è opera settecentesca di Francesco Androni; l'affresco a tempera del soffitto con San Fidenzio in gloria è stato eseguito nel 1903 da Demetrio Alpago.