La tradizionale edilizia rurale che costellava i territori della Saccisica era costituita, fino agli anni 1960, dai tipici casoni dai muri in mattoni di argilla, i pavimenti in terra battuta o cotto ed il tetto di canne di paglia. Nei comuni della Saccisica si contavano ad inizio del secolo scorso oltre 2000 di questi caratteristici edifici, tipicamente formati da stalla, fienile, cucina e camera da letto, dove vivevano intere famiglie di contadini, pescatori ed operai. I casoni furono introdotti nel XV secolo, in seguito alle bonifiche avviate dalle famiglie patrizie veneziane subentrate ai Carraresi nella proprietà terriera, per alloggiare i numerosi braccianti necessari per lo sfruttamento agrario intensivo. Le mutate condizioni economiche e produttive del dopoguerra provocarono l'abbandono ed il successivo degrado di molti casoni, mentre gli esemplari, ritenuti miseri e insalubri, furono sgomberati ed abbattuti d'autorità. Alcuni esemplari sono stati recentemente recuperati: a Piove di Sacco in Via Ramei e in valle Millecampi. Per i casoni di Sant' Angelo rimane una buona documentazione fotografica grazie a mons. Giuseppe De Zuani. In queste pagine troverete alcune di queste preziose testimonianze con l' indicazione dell' ubicazione e della proprietà.