GRANDI UOMINI ! Stampa
In questi giorni abbiamo visto nei telegiornali un personaggio "elegantissimo" nella sua tenuta casual, Senatore e Ministro del Governo: canottiera, dito medio alzato (probabilmente soffre di una paralisi anche al dito), sigaro in bocca (anche se in certi locali non si può fumare), sempre con gli amici del bar a sorreggerlo, bofonchiare frasi incomprensibili, a volte volgari, perfino nei confronti di qualche povero collega come lui "Deve smetterla quel nano veneziano rompicogli... " con il quale invece dovrebbe andare a braccetto: tanto piccolo, altrettanto megalomane e inutile!
Questo "grande uomo" da giovane si era messo a studiare medicina, millantava con parenti e amici di essersi laureato ed effettivamente ogni mattino usciva di casa dicendo alla moglie e ai figli che andava a esercitare in ospedale; quando sua moglie si rese conto con che razza di "uomo" si era messa, che da anni le stava spudoratamente mentendo, ha chiesto il divorzio.
E non è l'unico personaggio che ha ingannato perfino la propria famiglia !
Dopo vari tentativi di lavoro (è faticoso lavorare!) approda in politica, condividendo con un altro "grande uomo" spregiudicato quanto lui e anche più: idee, programmi, volontà di potere e di possedere, arrivismo, furbizia, inganno, corruzione... perfino le serate "bunga bunga" tra scherzi, barzellette e altro....
Ha indebitato fin da subito il suo partito per 70 miliardi di lire (come abbia fatto a dilapidare 70 miliardi non si sa) e allora per non essere preso a pedate sul didietro dai suoi stessi fans che lo seguivano come il Messia, e per non finire in galera (come qualche altro del suo giro) si è venduto a chi era più ricco e spregiudicato di lui, che guarda caso, in quel tempo era anche il Capo del Governo, promettendo fedeltà fino alla morte: per cui ora abbaia, insulta, fa la voce grossa (rauca) contro il suo salvatore, ma alla fine gli lecca le scarpe e mangia insieme, succhiando insieme latte e companatico da "Roma ladrona"
E noi italiani dovremmo dare "fiducia" a ominidi di questo tipo?
Prima (2006) ci hanno detto che "la crisi era solo apparante", poi che era "alle spalle" (2010) e che noi comunque stavamo cavandocela meglio degli altri Stati europei e mondiali.
O sono fuori del mondo sti politici o sono in mala fede!
Ora (agosto 2011) la Borsa di Milano perde mediamente dal 2% al 6% ogni giorno, vanificando l'efficacia della manovra finanziaria varata in fretta e furia alla fine di Luglio, (in fretta, perchè i parlamentari dovevano andare in ferie e in pellegrinaggio in Terra Santa... Magari ci fossero anche rimasti!). I 45 miliardi della manovra, che avrebbe dovuto servire per rientrare nel deficit di bilancio, è come se si fossero ridotti a 20.
Per l'inettitudine di questi "grandi uomini", la prima settimana di agosto, i Responsabili delle Banche europee, i Primi Ministri Sarkozy e la Merkel hanno costretto il nostro Governo a rivedere il primo progetto di finanziaria di 45 miliardi di euro, oltretutto spalmati su tre anni e addossati sulla groppa dei Governi a venire.  I nostri "grandi" non s'erano ancora resi conto della grave situazione che stavamo attraversando... anche a causa della propria insipienza e dabbenaggine.
Ora il nostro Governo è "commissariato" dalla Comunità europea": o fa quanto questa chiede o si va a fondo (come l'Argentina e la Grecia) e nessuno sarà disposto ad aiutarci.
Allora, i nostri "grandi uomini", sempre in fretta e furia, nella seconda settimana di agosto, preparano una seconda manovra finanziaria, più rigida e fiscale della precedente (arriva a 75 miliardi in tre anni)... che tuttavia non incontra il favore nè dei partiti, nè dell'opposizione, nè dei sindacati, nè dei mercati finanziari e neppure dei responsabili della Comunità europea... tanto è vero che la Borsa di Milano in queste due ultime settimane perde fino al il 7% del suo valore.
Neppure questa nuova manovra finanziaria da 75 miliardi di euro per risanare il debito pubblico e per rilanciare l'economia è credibile.
Perchè ?
Perchè anche in questa seconda manovra sono assenti tagli sostanziali alla politica, non suggerisce come far ripartire l'economia e l'industria, come dare un lavoro ai giovani, come diminuire le tasse per dare fiducia e respiro alle imprese e ai piccoli artigiani, non costringe le Banche a venire in aiuto agli imprenditori, non promuove ricerca, ecc...
Naturalmente attorno a questi "grandi uomini" che stanno demolendo pezzo per pezzo l'Italia già da una ventina d'anni, girano, si aggirano, si muovono come squali, spiano, si incontrano, si inchinano, leccano, intrallazzano, mangiano, inquinano, imbrogliano, ... una moltitudine di altri omuncoli, mezze calzette, che non possono mai essere più "grandi", bravi o più onesti dei loro referenti a cui devono la pagnotta.
L'Italia è in mano:
-  a gente in canottiera con il dito medio alzato, che inneggia al dio Po e che con la bandiera si pulisce il sedere sporco e che i comizi in Cadore o a Ponte di Legno li fa alle tre di notte con gli scagnozzi più fidati...  dicendo bestialità del tipo: "Ora l'Italia sta andando a fondo... è meglio che la Padania si stacchi dal resto dell'Italia e ci salviamo almeno noi..."
Ora questi "piccoli uomini" se ne lavano le mani e si tirano fuori.
Ma finora chi ha governato? Chi ha succhiato e spremuto per bene i cittadini? Chi ha fatto i propri interessi e quelli della propria famiglia?  Chi sta indebitando l'Italia ? Noi no !
L'Italia è in mano:
- a questi "grandi uomini" che di tutte le porcherie e disonestà possibili e tutte gravissime... non ne hanno omessa alcuna.
E noi continuiamo a sostenerli e a battere le mani...
La Gerarchia ecclesiastica tace e approva silenziosamente connivente!
Abbiamo ancora fiducia che questi personaggi salvino la nostra economia ?
Ma se non hanno fatto nulla di buono per noi in 20 anni... saranno mai in grado di fare qualcosa nei prossimi due mesi?
Nelle ultime due proposte di "manovra finanziaria" hanno mai pensato di imporre più tasse a chi ha di più?
Hanno mai pensato di imporre degli oneri e tassare fortemente quanti hanno patrimoni immensi, incalcolabili (la patrimoniale) ?
Hanno mai pensato di dare il buon esempio e cominciare a tirare la cinghia incominciando loro stessi?
Hanno mai tentato di rivedere la Giustizia, non a beneficio di "uno" o di qualcuno, ma di tutti. Ora la nuova proposta di legge, già passata al Senato, è che ogni mafioso, delinquente, corrotto, tangentista, falso e bugiardo, omicida, stupratore, bandito... può produrre in tribunale centinaia di testimoni, portando il dibattito all'infinito, fino alla prescrizione del reato. Così alla fine tutti i delinquenti che meriterebbero la galera a vita, rimarranno impuniti, perchè l'iter del processo ha già superato i tempi previsti e i delinquenti saranno liberi di continuare a fare i loro sporchi affari; e chi li ha denunciati (la vittima, l'innocente) dovrà pagarsi anche le spese di un processo inutile.
Questi sono i  "grandi uomini" che abbiamo votato e a cui stiamo ancora battendo le mani.
La nuova manovra da 75 miliardi, varata in fretta da 11 Senatori su 350 questa settimana, nonostante i pressanti inviti delle Banche europee, di Draghi, della Marcegaglia, di Mario Monti, dei sindacati, di economisti seri... ha per caso previsto come ridare fiato alle imprese artigianali, alle grandi industrie, al turismo, all'agricoltura... a quei settori cioè dove si produce ricchezza e permetterebbe di finanziare la Scuola, la sanità e i Servizi sociali ?
Neppure per sogno !
La nuova manovra sembra redatta da un gruppo di balordi da osteria !
Ma  - si dirà -   tutti gli Stati del mondo sono messi male!
Loro almeno tentano di indicare delle soluzioni, tentano qualche proposta per ridare fiato all'economia e all'industria... noi no!
Se non ci sono idee, si possono almeno ridurre gli sprechi:
- abolire le Province,
- accorpare i comuni,
- sopprimere gli Enti inutili,
- reintrodurre l' ICI per i Comuni,
- togliere ai "grandi uomini" le auto blu,
- ridurre i Parlamentari da 1050 a 250, dimezzando gli stipendi,
- via tutti i politici inquisiti e sotto inchiesta, prima ancora del processo,
- togliere ogni sussidio ai giornali, devono farcela da soli, in caso contrario, vanno chiusi,
- togliere ogni sussidio ai partiti, (già un referendum si era espresso a questo proposito... ma i politici del nostra parere se ne ridono)
- mettere un limite massimo ragionevole agli stipendi, alle buone uscite, alle pensioni dei "grandi uomini": politici, manager, Presidenti di aziende statali e Banche, ecc...
- portare alla luce gli evasori fiscali... che si annidano tra i ricchi "grandi uomini".
Inoltre non si può oggi decidere una norma e il giorno dopo rivederla, perchè qualcuno contesta:
- i comuni no, perchè io sono Sindaco di un Comune piccolo,
- le Province non si possono sopprimere, perchè sono le roccaforti di questo o quel politico,
- un certo Ente non si può abolire perchè è storico,
- togliere il contributo ai giornali no, perchè io sono un giornalista,
- tassare le proprietà immobiliari della Chiesa no, perchè ci toglierebbe il suo appoggio.... e via discorrendo.
In questa maniera, se nessuno vuole sacrificarsi per il bene di tutti, le cose rimarranno così come sono: pur invocando tutti decisioni drastiche e decise.
Ma per le decisioni serie, forti, valide servono Governi forti, seri, onesti, capaci, coerenti... e dove li troviamo ?
Se una finanziaria o una legge sono state discusse seriamente e votate come opportune, si devono far osservare con le buone o con le cattive. Migliorandole se si può nel corso degli anni.
Ma non è possibile che un Governo approvi definitivamente una manovra finanziaria o una legge, dicendo già in partenza: "E' tutta da rivedere!"  Es. la legge elettorale.
Ma allora, che cosa avete discusso? Perchè bisogna rivedere dopo, una legge che è già stata pubblicata? Se avete fin dall'inizio notato delle deficienze, perchè non vi avete posto rimedio?
Ma che maniera è di governare questa?
Certo il Parlamento non può lavorare 15 ore in tre mesi o lavorare tre mezze giornate la settimana. La gente seria lavora almeno 8 ore al giorno.
Ho un amico, geometra con moglie e figlio, è emigrato in Australia due anni fa, perchè in Italia non vedeva un futuro.
Oggi in Australia dirige tre alberghi (non è proprietario) e mi diceva che in Australia le tasse arrivano al 20% e alla fine dell'anno lo Stato di quei 20% di tasse te ne restituisce 80%; perchè a uno Stato onesto ed efficiente gli basta usare i soldi dei cittadini per un anno; poi è in grado di restituirli quasi tutti.
Le spese sanitarie non superano i 1.000 euro annuali e hai diritto a tutte le cure e assistenza ospedaliera gratuite. Anzi, per l'assistenza a un parente in ospedale, è già prevista gratis un'infermiera per ogni stanza di 2 letti.
Un sogno!
Da noi lo Stato si prende il 65% in tasse e non ci restituisce nulla... e ormai stiamo pagandoci tutte le spese mediche: cure, medicine, visite, assistenza, consulti, ecc...  e il nostro debito è arrivato a 1.900 miliardi di euro... in crescita.
Ci deve essere qualche "grande uomo" con tanta fame che magia e mette via da qualche parte.
Se guardiamo poi le cronache di questi giorni o dei mesi precedenti: non c'è un "grande uomo" nella vita sociale, politica, economica, che quando la Finanza o un giornalista fanno un'indagine seria, non trovi che si è sporcato le mani nella marmellata e spesso non solo le mani...
E noi continuiamo ad aspettarci la salvezza da questi omuncoli ?
I più "bravi" (non in senso manzoniano) di questi "grandi uomini" arrivano, di solito in maniera truffaldina, non per merito, ad occupare i posti di comando (Ferrovie, Alitalia, Petrolchimica, Finmeccanica, Eni, Iri, Banche, ecc...), come  possiamo poi pretendere che facciano bene un lavoro di cui non hanno alcuna preparazione nè competenza ? A vantaggio della collettività?
Ma quando mai è successo!
Se poi, occasionalmente, parte un'inchiesta su questi "grandi" e sul loro enturage, si trova di tutto e di peggio, tranne competenza, onestà, serietà, coerenza, spirito di sacrificio e di servizio.
Conclusioni
Porto il nastro arancione al braccio e lo espongo davanti alla mia casa, perchè non solo non voglio essere complice di questi "grandi uomini".
Mi illudo, da ingenuo, che a forza di gridarlo forte, qualcuno cominci a pensare con la propria testa, a porsi dei dubbi, a farsi qualche domanda.
Da questa crisi economica, dobbiamo convincerci che non se ne esce con il passare del tempo, (tanto meno con questa gentaglia parassita e ingorda, incapace e ottusa); piuttosto dobbiamo noi cambiare modo di vivere, avviandoci verso una economia più sobria, meno sprecona, più solidale, più essenziale e meno esigente, più economa.
La crisi economica è mondiale e ora possiamo renderci conto come "nessuno uomo è un'isola", nessun Stato può fare da solo, nessuno per quanto ricco sia può pensare di non aver bisogno degli altri e salvarsi da solo. Siamo in un mercato globale; anche la società è globalizzata. Ciò che succede in America, in Belgio o in Giappone in Kenia... ha ripercussioni in tutto il mondo: se l'economia di uno Stato scricchiola, le ripercussioni le avvertiamo in tutto il globo e andiamo tutti allo sfascio.
Per cui o ci salviamo insieme, o andiamo in malora insieme. Meglio darci una mossa e salvarci insieme.
Gesù Cristo ce lo aveva già detto qualche anno fa, con la parabola del "Buon Samaritano" (Luca 10, 23-37)