La Trinità: un abbraccio eterno Stampa

E’ di notte il momento nel quale si svolge il dialogo tra Gesù e questo capo dei Giudei, Nicodemo. Questa domenica ne ascoltiamo un frammento che cerca di fare un po’ di luce su Dio.
La notte che avvolge Nicodemo e Gesù e il loro dialogo, sembra la stessa che avvolge noi quando ci sentiamo bloccati dalle difficoltà della vita e dai dubbi. Il buio nel mondo aumenta quando nasce una nuova guerra tra le nazioni e dentro un popolo, quando la corruzione si infiltra ovunque, nella politica e anche nello sport, quando nelle famiglie si perde l’ascolto e l’unità… Anche nella Chiesa e nelle singole comunità la luce si spegne quando si perdono di vista le parole del Vangelo e hanno più spazio le parole umane e quando i pregiudizi hanno la meglio sull’accoglienza.
Il buio che avvolge il mondo e la Chiesa fa si che non si riesce più a riconoscere i lineamenti del fratello, non si comprende più la sua sofferenza e i suoi desideri, e diventa solo un fastidio da eliminare o un mezzo da sfruttare. Il buio negli occhi dei cristiani fa si che non si riesce più a riconoscere nel volto dell’uomo e della donna i lineamenti di Cristo stesso… e la parola “Trinità” diventa un concetto teologico che si può forse spiegare ma non scalda il cuore e non illumina lo sguardo.
Le parole di Gesù a Nicodemo non sono le parole del ragionamento teologico, ma sono a fondamento della teologia, che ha il compito di spiegare senza tradire il pensiero del Vangelo.
La Trinità di Dio (una sostanza in tre persone divine) si spiega a partire dalle prime parole di questo frammento di Vangelo: “…Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio…”
E’ in questo amore che possiamo capire Dio e la sua realtà più intima. E’ un amore che nella storia raccontata dalla Bibbia si è alla fine rivelato come Dio Padre che ama il Figlio con un amore che è lo Spirito. E’ un amore così perfetto che fa’ dei tre (Padre, Figlio e Spirito) una cosa sola, senza isolare questa Trinità nella sua beatitudine, ma tirando dentro anche l’uomo, che ha in Dio il modello, perché siamo fatti a sua immagine e somiglianza.
E’ quindi nell’amare che possiamo capire Dio. La Trinità è infatti una esperienza di amore che solo amando possiamo comprendere e trovare così luce.
Ovunque nel mondo c’è impegno per la pace, per la giustizia, per la fratellanza e la carità, là Dio è più comprensibile per quel che è realmente.
Dove infatti c’è violenza e paura allora Dio è compreso come giudice implacabile e castigatore. Ma come dice Gesù: “…Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui…”
Tempo fa mi ricordo di aver visto su internet il video di diversa gente che nel mondo si era impegnata a dare “abbracci gratis” a chiunque incontrava. Era una specie di provocazione che nella sua semplicità ha dentro un bel messaggio. L’uomo (ogni uomo, anche quello che sembra non rendersene conto) ha desiderio di conoscere Dio. Un abbraccio gratis forse è un buon inizio per spiegare chi è il nostro Dio, Uno e Trino: Padre, Figlio e Spirito in un abbraccio eterno e talmente stretto da non poterli mai separare…