Buon 2011 Stampa
Non sono un tipo esageratamente ottimista, anzi indulgo prevalentemente verso il lato negativo predisponendomi al peggio, ma nello stesso tempo con la speranza di sbagliarmi.
Perciò ripeto: "BUON ANNO 2011" !

Ecco ciò che auguro a me stesso, ai miei amici, a quanti mi circondano o leggono queste righe e alle persone di buona volontà:

- auguro a tutti un po' di serenità;
- che si allenti la tensione sociale, economica e politica che sento nell'aria, che mi fa star male fisicamente;
- che un nuovo anno ci aiuti a capire qual'è il nostro vero bene, come persone, cittadini, cristiani, come genitori e ragazzi o come responsabili in qualche settore della convivenza sociale;
- che possa essere un tempo di cammino, di maturazione, di presa di coscienza, civile e comunitaria;
- mi auguro di non vedere più politici in Tv o a party per pochi intimi; li vorrei sapere in parlamento sei giorni la settimana;
- vorrei che preti, vescovi e cardinali, se hanno prurito di pubblicità e bisogno di contatto con il mondo reale, si prestino a far servizio nelle parrocchie senza più preti e vadano poi a mangiare, senza preavviso, in una casa qualsiasi e non vorrei più dover sentire e sapere che si prestano e sgomitano per andare a pranzo o a cena di politici, manager, industriali, direttori di banche e similari...;
- vorrei che il nuovo anno rappresentasse un cammino verso un nuovo stile di vita più sobrio, più essenziale, meno inquinante, più rispettoso degli altri e della natura;
- vorrei che il Governo trovasse i fondi necessari per mettere in sicurezza le zone a rischio della nostra penisola;
- stiamo toccando limiti minimi preoccupanti di onestà e serietà di vita civile: debito pubblico alle stelle e inarrestabile, evasione fiscale oltre i 100 mila euro annui da parte di aziende e grandi imprenditori, la delinquenza fa da padrona in tutte le nostre città di provincia, dove oltre le otto di sera, nessuna persona per bene si permette di girare a piedi per le strade: auguriamoci che possa iniziare a cambiare qualcosa...;
- vorrei che il prossimo anno i politici cominciassero a guardarsi attorno e capissero la difficoltà in cui versa la maggior parte della gente, prendessero in considerazione i gravi problemi che affliggono da anni la nostra società e decidessero interventi a favore delle Università, dell'industria, dell'artigianato, della famiglia, dei giovani... Iniziassero dimezzando il loro numero, i loro stipendi, le auto-blu, le scorte, i privilegi. Non si intravede ancora, da parte dei nostri amministratori, un piano serio d'investimenti... nulla;
- mi auguro che il 2011 possa essere l'inizio di una speranza e di una prospettiva per i giovani laureati e di quanti sono in cerca di lavoro: che possano intravedere una possibilità per il loro avvenire, che non debbano cercare fortuna all'estero, come facevano i nostri padri e nonni 70 o 100 anni fa.
A forza d'importare manodopera da Paesi più poveri di noi e di perdere i migliori ragazzi che cercano un avvenire all'estero... noi impoveriamo l'Italia;
- spero che la nostra Penisola non sia presa d'assalto da migliaia di disperati africani, marocchini, indiani, albanesi o romeni: per i prossimi anni non sarà vita facile né per noi e ancor meno per loro; spero che vengano create condizioni favorevoli affinchè nessuno sia costretto ad espatriare.
- mi auguro che sia possibile contestare nelle piazze per la "monnezza", per il diritto allo studio, per il diritto alla sanità pubblica gratuita, ecc... senza dover bruciare i mezzi della Polizia o i camion per l'asporto dei rifiuti, senza dare fuoco ai bancomat o infrangere le vetrine delle banche e dei negozi;
- mi auguro che la Scuola in Italia torni ad educare, oltre che a limitarsi ad insegnare nozioni;
- vorrei che come i genitori sono attenti ai loro bambini fintanto che sono piccolissimi, lo siano altrettanto quando si fanno più grandicelli;
- mi auguro che le parrocchie siano anche comunità di servizio, di dialogo, di collaborazione sulla linea del Vangelo, perchè è la comunità cristiana il "soggetto" primo della formazione cristiana (dopo la famiglia) dei più giovani.
E' sempre la comunità che deve essere responsabile, farsi carico e insegnare che cosa significhi rispetto della persona, preghiera, carità, servizio, dialogo, fiducia, ecc;
- Vorrei augurare un Buon Anno alla Chiesa cristiana cattolica, al Magistero, al Papa e ai suoi collaboratori più stretti che si lascino guidare dallo Spirito di Dio, siano aperti alla novità del Vangelo, non rimangano ancorati alla teologia, alla morale o alla disciplina dei secoli scorsi. Lo Spirito di Dio non può suggerire la staticità, la prudenza, la diplomazia, l'immobilismo, la condanna di prospettive e visioni nuove. Gli errori cadano da soli senza dover mettere al rogo i profeti.
- Mi auguro che S.Angelo possa crescere come comunità cristiana, con il sacrificio e la collaborazione di tante altre persone;
- auguro al Scuola dell'Infanzia "San Michele" di essere sempre all'altezza del compito educativo che si è dato come obiettivo;
- spero di poter vivere in pace con tutti, anche con quanti non hanno stima di me e di poter fare e dire le cose che mi stanno in cuore e poterne tralasciare altre.

Buon Anno!!!