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Rinnovo Organismi di Comunione

Il rinnovo degli organismi di comunione

Ci sembra passato un secolo da quando cinque anni fa, nella nostra parrocchia, partiva il cammino verso il rinnovo degli Organismi di Comunione (Consiglio Pastorale Parrocchiale e Consiglio per la Gestione Economica).

Cinque anni non sono pochi nel nostro contesto sociale veloce e dinamico e il tempo che stiamo vivendo ci chiede una conversione personale; un ripensare lo stile dell’essere comunità parrocchiale; un rivedere anche le “strutture” pastorali.

In queste domeniche ci saranno ricordati il ruolo e i compiti degli Organismi e saremo preparati al loro rinnovo mediante elezione.

La prima parola è un grazie ai Consigli uscenti: in questi cinque anni è avvenuta una semina ampia e abbondante. A volte, anche attraverso la fatica, le incomprensioni, le insoddisfazioni, le “lacrime” è arrivato un raccolto sovrabbondante, fatto di un bene che circola tra noi e di tante perle preziose.

Ci sentiamo anche noi descritti dal Salmo 125 e il raccolto, come sempre traboccante, porta questi nomi: Vangelo che avanza dentro di noi, percorsi di sinodalità, esperienza di Chiesa, servizio umile alla nostra gente.

In  questi 5 anni la nostra Comunità è stata protagonista di tanti cambiamenti. Gli orientamenti Pastorali diocesani ispirati e voluti dal vescovo Antonio e in continuità dal vescovo Claudio, sono stati la bussola che ha orientato il cammino pastorale della nostra parrocchia, riconoscendo in essi lo spirito di sinodalità della chiesa universale.

In questi anni si è recepito e si è progressivamente innestato nella vita comunitaria della parrocchia, il nuovo cammino di iniziazione cristiana che quest'anno vedrà i ragazzi del 3° Tempo celebrare i sacramenti della Confermazione e della Prima Eucarestia Domenica 8 aprile 2018.
Il cammino non è stato facile si è dovuto tentare di far cambiare passo e comprensione alle persone soprattutto ai genitori dei ragazzi chiamati a camminare insieme e al coinvolgimento personale.
Non c'è ancora una comprensione vera da parte della comunità della responsabilità educativa che la coinvolge e che anche lei è invitata a far crescere in quanto "Grembo che genera alla fede". Ma l'esperienza fatta in questi anni ci fa notare e apprezzare che lo stile del cammino è quello giusto: il creare comunità, il sentirsi accolti e accettati per quello che si è, arricchirsi dell'esperienza dell'altro, il camminare insieme per un coinvolgimento e una riscoperta personale di Dio. E' vero con tutti i limiti e le delusioni che un cammino come questo riserva (si cammina con delle persone che hanno i loro tempi e limiti, ma anche ricchezza e doti che emergono quando meno te lo aspetti).

1 - Il Consiglio Pastorale Parrocchiale:  Natura

Il Consiglio pastorale parrocchiale è un organismo voluto dal concilio Vaticano II°. Il concilio, in particolare, ha voluto sottolineare che la Chiesa è "Popolo di Dio", non è cioè una istituzione a struttura piramidale, ma una realtà di comunione, nella quale tutti i fedeli (preti, religiosi e laici) hanno gli stessi diritti e devono collaborare, anche se ognuno secondo il proprio ministero e carisma, all'unica missione della Chiesa. A livello parrocchiale, la natura comunitaria della Chiesa si esprime appunto nel Consiglio pastorale parrocchiale, che rappresenta complessivamente tutte le persone della parrocchia-comunità, e che rende visibile il cambiamento rispetto ad una situazione precedente, nella quale il Parroco era visto come l'unico operatore pastorale al cui servizio erano posti tutti gli altri fedeli.

Il Consiglio pastorale parrocchiale è formato da persone che vivono l’esperienza di fede e di comunione ecclesiale in spirito di collaborazione e di servizio reciproco, e che hanno il compito specifico di promuovere, coordinare e verificare tutta l’attività pastorale della parrocchia. Non è quindi un gruppo a sé stante, e non si configura in prima battuta né come organismo di formazione, o di studio, o di approfondimento spirituale, e nemmeno come strumento di azione pratica: ha invece carattere essenzialmente “rappresentativo”, nel senso che esprime l’intera comunità parrocchiale. Ciascun membro che ne fa parte, anche se membro o rappresentante di particolari gruppi associativi o realtà ecclesiali, è chiamato a guardare alla vita della comunità parrocchiale nel suo insieme, in modo da operare in ottica unitaria e corresponsabile, e soprattutto in modo da svolgere in questa stessa ottica la funzione di “consigliare”, cioè di riflettere e proporre cammini comunitari sulle principali scelte pastorali della comunità. In connessione con questi aspetti di principio va inteso anche il carattere “consultivo” del Consiglio pastorale: esso infatti – a norma del diritto canonico, cioè delle leggi proprie della Chiesa – non è chiamato primariamente a deliberare in termini formali e attraverso il ricorso a votazioni a maggioranza (come accade per esempio in un Consiglio comunale); ha invece la specifica funzione di dare visibilità alle diverse vocazioni e condizioni di vita presenti in parrocchia, in modo da far sì che le principali scelte pastorali della comunità siano sentite da tutti come proprie, e come tali sostenute.

E’ anche per questo che i componenti del Consiglio Pastorale devono essere persone che hanno a cuore la vita della Comunità, che vi partecipano attivamente, che vivono la partecipazione all’Eucarestia domenicale, che tentano di dare testimonianza di fede con e nella loro vita.

 

NELLE PROSSIME DOMENICHE:

Domenica 11 febbraio : Il Consiglio Pastorale Parrocchiale:
    FINALITA’ e METODO

Domenica 18 febbraio: Il Consiglio Pastorale Parrocchiale:
    INDICAZIONI DI METODO PER L’ELEZIONE

Domenica 25 febbraio:
Indicazione dei nominativi da parte dell’Assemblea

Domenica 18 marzo:
        VOTAZIONE dei CANDIDATI

Domenica 22 aprile:
Annuncio degli eletti nel nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale.