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RACCONTO di NATALE 2° parte

Il professore Lusetti era incantato da tutta quell'abbondanza e grazia di Dio: non aveva mai visto nulla di simile e di così interessante neppure nei grandi negozi di città o nelle esposizioni di presepi, e neppure nei magazzini di giocattoli per bambini.
Furio, proprietario del negozio, continuava a fare il suo lavoro, manipolando uno stampino, ma contemporaneamente seguiva con la coda dell'occhio il nuovo entrato, per vedere su quali oggetti si soffermava più a lungo e con maggiore interesse.
Dopo essersi calmato da quella ubriacatura e trovata la tranquillità e la voce, il nuovo venuto indicò alcuni "pastori", che gli sembravano dei "pezzi a parte", diversi da tutto il resto: gli sembravano di antica fattura.
- Le piacciono ? - chiese Furio –
- Sì, mi sembrano molto belli - rispose Andrea Lusetti – ma penso costino parecchio!
- Sono pezzi unici, – continuò Furio - non sono in vendita…un artigiano di Roma me li ha portati per un restauro: li espone nel suo negozio per attirare l'attenzione; viene qui ogni anno e mi affida decine di statue, ceramiche, gessi... in riparazione.
Andrea si muoveva intanto con circospezione, come fosse in mezzo a dei reperti fossili delicatissimi e preziosi.
- Questa invece - continuò sempre lo scultore proprietario, mostrando una statuetta che stava lavorando - è una Madonna che proviene da un convento di suore: se lei potesse entrare in quelle stanze del convento, vedrebbe cose da lasciarci gli occhi. Non ha idea cosa tengono quelle suore di antico e di valore…cose da sogno…e poi dicono che sono sepolte vive !
- Quanto possono valere quei pastori? - chiese Andrea, senza più ascoltare il discorso dell'artigiano, indicando contemporaneamente sempre il medesimo gruppo di statuette indicate poco prima, nell'angolo del bancone.
- Cosa posso dirvi… Probabilmente centinaia e centinaia di euro perchè sono antiche. Non hanno valore commerciale ed è difficile calcolarne il prezzo.
Vedendo poi che lo sguardo di Andrea si era spostato su altre figure, intervenne:
- Quella è roba dozzinale…porcheria! Quando si avvicina il Natale, tanto per mettere in mostra qualcosa, ne faccio una certa scorta e con quelle riesco a mantenere la bottega aperta.
Il professore si mise ad osservare un’altra mensola dov’erano allineati re magi, buoi, asinelli, pecore, contadini, artigiani, pastori che dormivano, contadini nell'atto di seminare, massaie intinte a lavare i panni, poveri in strada con la sacca sulle spalle, Angeli in volo, casette illuminate, capanne di paglia, oche a nuoto su uno specchio che fungeva da stagno...
- Le piacciono ? - intervenne il giovane artigiano - Ho intagliato io tutte quelle statuette, lo faccio così per arrotondare e arrangiarmi un poco: io sono uno scultore, diplomato alla scuola d'arte e ho trascorso tre anni in Germania per perfezionarmi.
Mentre parlava continuava a sistemare or questa or quell'altra cosa e alla fine si concentrò su un calco di terracotta: doveva servire per colarci dentro una specie di resina e ricavarne così delle statuette in serie.
Andrea continuava a muoversi per il negozio, osservando un po' tutto: era incuriosito... se avesse guardato bene forse avrebbe trovato quel pezzo che gli mancava per completare la sua raccolta di statuine del presepio.
Gli sarebbe piaciuto un oggetto a cui pensava da anni... in realtà cercava qualcosa di veramente speciale e unico per lui, qualcosa che esisteva solo nella sua fantasia: una Madonna con il Bambino in braccio, non diviso dalla madre e posto nella mangiatoia da solo, come si vede di solito. Lo cercava di bella fattura, da collocare nello studio o nel suo presepio, ma voleva che trasmettesse calore, bontà, gioia, vita...
Tra il professore e l'artigiano cominciò ad instaurarsi un breve dialogo, fatto di mezze frasi, di lunghi silenzi e di qualche piccola confidenza: erano tutti e due sposati ed entrambi avevano dei figli ancora piccoli.
Ad un certo punto l'artigiano uscì per ritornare subito dopo con due caffé.
Il sig. Lusetti fu piacevolmente sorpreso dal senso di ospitalità del padrone del negozio.
Sorseggiarono insieme il caffè, in silenzio.
Sorbito il caffè, il sig. Lusetti si sentì quasi obbligato ad acquistare qualcosa, anche se era entrato solo per osservare, incuriosito dalla strana bottega artigianale, ed inoltre non aveva trovato neppure lì ciò che veramente stava cercando.
Cominciò dunque a guardare con occhio diverso le medesime statuette che aveva già ammirato a lungo in precedenza, ma ora si trattava di esaminare per comprare.
Prendeva ora una pecora o un asinello, ed anche un pastore... li collocava sul banco in mostra, per osservarli meglio e più da vicino e ogni volta che il professore prendeva un'immaginetta da uno scaffale, lo scultore chiedeva:
- Le piacciono?
Stranamente l'artigiano tentò di dissuadere il Lusetti dal fare acquisti: gli sembrava che le sue statuine non meritassero tutta quella fiducia da parte del professore.
- Io non credo che alla sua signora e ai bambini possano piacere regali di questo tipo! - intervenne alla fine l'artigiano.
- Ne saranno incantati invece - assicurò Andrea - i miei bambini in particolare. Lo scorso anno ho portato a casa alcuni oggetti in ceramica molto piccoli dalla Cina e dalla Bulgaria e ne sono rimasti entusiasti. Questi, in legno, mi sembrano anche più belli e di valore: effondono calore come fossero vivi!
L'artigiano fu favorevolmente colpito dalle parole del professore e lo ringraziò di cuore: non aveva mai ricevuto un complimento che sembrava davvero sincero e si arrese all'entusiasmo manifestato dal suo nuovo cliente. (continua)